Come si fa un testamento? Per forza dal notaio?
Il testamento si può fare su un comune foglio di carta, con la propria scrittura di pugno, la data e la sottoscrizione. Dal notaio andranno gli eredi, quando il testatore sia morto, per far diventare pubblico il testamento mediante verbale. Il testamento privato, tecnicamente detto olografo, ha lo stesso valore di quello fatto presso il notaio, che si definisce pubblico e rimane conservato ai suoi atti (salva la possibilità di revocarlo, anche con un successivo testamento olografo). Tendenzialmente sono tre i casi in cui è consigliabile ricorrere al testamento pubblico piuttosto che a quello olografo:
1) quando il contenuto sia articolato e richieda comunque la cura del notaio. A quel punto tanto vale chiederne anche la conservazione a raccolta come testamento pubblico
2) quando ci siano preoccupazioni su future impugnazioni degli eredi che possano eccepire un difetto di capacità 3) quando vi siano preoccupazioni inerenti la conservazione.