Cosa serve per chiedere il preventivo di un atto notarile?
In generale chiedere preventivi nella vita è una buona cosa ma perchè il notaio possa effettuare una corretta valutazione sarebbe opportuno che visionasse la documentazione. Il fatto che si stia diffondendo la prassi di farli al buio non è necessariamente una buona cosa, anche perchè instaura da subito un rapporto esclusivamente "numerico" tra il cliente e il notaio che inevitabilmente tenderà a riprodursi nella considerazione che il notaio ha del cliente. Inoltre, il preventivo dovrebbe essere uno dei criteri di scelta tra quei professionisti che già si siano selezionati sulla base della fiducia ma, come in ogni cosa, scegliere uno sconosciuto sulla base solo di un criterio economico non è una strategia brillante, che si tratti di un cardiologo, di un idraulico, di un ristorante o di un notaio. In ogni caso, il minimo per chiedere un preventivo è che si sappia esattamente a quale atto si vuole dare corso. Quando si tratta di una compravendita immobiliare, per indicare il caso più frequente, necessitano perlomeno il prezzo di acquisto e la rendita catastale dell'immobile. Nel caso che venga chiesto un mutuo anche la cifra del mutuo. Tra i preventivi che richiedono maggiore precisione ci sono quelli inerenti la cessione di quote di società a responsabilità limitata. Infatti, ogni cessione viene tassata separatamente dall'ufficio del registro (e quindi con tante tasse fisse quante sono le cessioni) e altrettante tasse repertoriali. E' per questa recente evoluzione che i costi delle cessioni di quote sono cresciuti esponenzialmente negli ultimi anni ed è anche la ragione per la quale un cambiamento d'intenti all'ultimo minuto (del tipo: non cediamo più la quota a una persona sola ma a quattro) può notevolmente far lievitare l'importo finale anche se il corrispettivo complessivo rimane invariato.