Per le imprese

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Operazioni societarie

Il diritto societario è una delle materie giuridiche che più richiedono aggiornamento, nemmeno tanto per le variazioni della legge (che ha raggiunto una certa stabilità con la riforma del 2003) quanto per il continuo rinnovarsi della casistica e il mutamento degli orientamenti giurisprudenziali. Nell’ambito di questa branca del diritto commerciale studio con cura, oltre alla fase di costituzione della società, le operazioni d’impresa più significative, quali fusione, nazionale o transfrontaliera, scissione, trasformazione, aumento e riduzione di capitale e tutti i casi in cui la riorganizzazione o la crisi aziendale vanno a confluire nell’intervento notarile.

Il momento della costituzione di una società è particolarmente sottovalutato, progressivamente anche dal legislatore che, per le s.r.l., ha introdotto forme di apparente semplificazione che si limitano a ignorare la preventiva definizione di una serie di questioni le quali, potenzialmente, possono invece complicare molto la vita futura di coloro che aprono un’attività commerciale in forma societaria, persino quando essa abbia carattere familiare. A eguale attenzione andrebbero sottoposti gli atti costitutivi delle società di persone.

Tra le varie forme di assistenza settoriale segnalo quella che presto nello studio e redazione di patti parasociali, anche fuori dal campo delle società per azioni, quella per le start up innovative, e quella per la costituzione, la trasformazione o la modifica delle società sportive e la costituzione delle società tra professionisti.

Passaggio generazionale dell'impresa

Nel campo del trasferimento, la mia principale area specialistica è il passaggio generazionale, e cioè il trasferimento dell’impresa ai discendenti, un problema che può riguardare le imprese di ogni dimensione. Si tratta di un anello debole del capitalismo italiano, il quale genera il 98% delle aziende ma riesce a portarne solo il 14% alla terza generazione, e spesso proprio a causa della riluttanza dell’imprenditore a programmare la continuità dell’impresa. Esistono strumenti giuridici di variabile complessità, quali la donazione accompagnata dal mandato fiduciario, l’organizzazione di una rete di partecipazioni di controllo che fanno capo una holding, la predisposizione di particolari clausole societarie, il patto di famiglia, il trust. Di concerto con i professionisti, specialmente tributari, dell’imprenditore svolgo un’analisi preliminare per orientarsi poi sulla soluzione più adeguata al caso.

Vale la pena di sottolineare tre aspetti. Il primo è che il passaggio generazionale, in alcune di queste forme giuridiche, non implica assolutamente che il capostipite abdichi immediatamente e ceda la guida dell’azienda. Il secondo è che l’assenza di un figlio interessato e idoneo alla continuazione dell’impresa non è una buona ragione per disinteressarsi del passaggio generazionale e orientarsi per forza alla vendita: nell’interesse della famiglia il passaggio potrebbe essere programmato ma congelato in attesa di verificare che la figura giusta non sia un discendente di secondo grado. Infine, il passaggio generazionale è straordinariamente vantaggioso in termini fiscali.

Cessione azienda

Il momento della cessione o dell’affitto è l’unico in cui le strade del notaio e dell’imprenditore individuale si incrociano sul terreno strettamente aziendale.
Per questi atti, oltre alla redazione degli stessi, guido le parti nella riflessione sulla parti più delicate, quali la calibratura del divieto di non concorrenza, la posizione del coniuge non imprenditore (che può incidere in modo completamente diverso da quanto normalmente si ritiene), la cedibilità di crediti particolari, inclusi quelli tributari, il trasferimento o meno dei dipendenti, le modalità di esercizio del riscatto (nel solo caso di affitto e quando esso sia voluto dalle parti), la possibilità- in caso di inadempimento dell’acquirente- di riacquistare la titolarità da parte del cedente con un atto unilaterale.

Lo stesso vale per le cessioni d’azienda poste in essere da società e per le cessioni di partecipazioni sociali (queste ultima hanno peculiarità diverse), o per i patti di opzione che rappresentano uno strumento interessante in chiave di acquisizione progressiva o di garanzia.

Società cooperative

La formula cooperativa in Italia continua a essere un modello virtuoso, attualmente attestato su performance in media superiori alle altre forme imprenditoriali, sia pure con marcate differenziazioni regionali. Costituire una società cooperativa, ancor più che nelle società lucrative, non è questione che dovrebbe essere risolta superficialmente. Le cooperative hanno normative plurime (con molte leggi speciali) e spigolose, a volte apparentemente contrastanti. L’iscrizione all’albo, l’ottenimento di agevolazioni fiscali, la futura partecipazione ad appalti pubblici possono essere compromesse da uno statuto non accorto. Anche nella regolamentazione interna delle coop impera un certo vizio seriale, che poco si sofferma sulle specificità dell’attività esercitata e su una programmazione coerente con il tipo di sviluppo e di base societaria previsti. Anche a seguito di una collaborazione in passato con un ente di rappresentanza e tutela delle cooperative ho acquisito un’esperienza nel settore che metto a disposizione del variegato e dinamico settore della cooperazione, sia in fase di costituzione della società che nella consulenza successiva, quando sia collegata a un atto notarile o richieda un parere strettamente legale. Allo stesso modo mi pongo riguardo quella forma di cooperazione d’impresa che è costituita dai consorzi, e un’attenzione del tutto particolare pongo ai contratti di rete.

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