IL NOTAIO E IL WEB
Anche se viene normalmente associato alla carta polverosa il notaio è probabilmente il più digitalizzato tra i professionisti e, anzi, è grazie al notaio che importanti branche della pubblica amministrazione hanno completato la loro informatizzazione. Anche nella comunicazione interna, a fini formativi o di
"mutuo soccorso", la categoria esprime un livello medio piuttosto alto, ed è tenuta a garantire che lo esprimano i loro studi per governare i software che presiedono agli scambi con gli uffici.
Dal punto di vista dell'offerta professionale, invece, ci sono ampi margini di miglioramento per l'intervento notarile. L'attuale, teorico fiore all'occhiello, l'atto notarile informatico, è ancora piuttosto limitato nell'applicazione: esso dà la possibilità di stipulare atti a distanza con la presenza fisica delle parti ciascuna presso il notaio del luogo dove si trova. Le tecnologie digitali consentono certamente un'evoluzione. In una recente raccolta di proposte da parte del sindacato di categoria, si propone al legislatore di ammettere la videoconferenza e l'utilizzo di sistemi di controllo affidati al notaio per completare con appositi codici di sicurezza l'apposizione della firma digitale da parte del cliente-titolare (superando quindi la necessità della compresenza fisica). Molto interessante, specie in prospettiva, la possibilità, recentemente introdotta, di svolgere aste immobiliari per via telematica.
Tra le attività giuridiche più strettamente connesse all'impiego informatico per le quali segnalo la disponibilità del mio studio ci sono:
- il deposito del codice sorgente;
- le procedure inerenti la prova di esistenza di una pagina web attraverso un verbale di constatazione o la produzione di una copia conforme della stessa;
- la gestione giuridica del processo di dematerializzazione (conversione digitale di documenti cartacei) e conservazione rivolta a rafforzare l'efficacia probatoria del nuovo documento;
- la consulenza in tema di eredità digitale.