SUCCESSIONI NAZIONALI
L’Italia è uno dei paesi al mondo in cui meno si fa testamento. Per dare un’idea, il numero dei testamenti da noi non raggiunge il 10% della popolazione contro, ad esempio, il 48% della Gran Bretagna.
Certo, in alcuni casi quel che la persona vuole è che la sua eredità venga decisa nel modo in cui dispone la legge. Ma spesso è la superficialità, quando non la scaramanzia, a tenere lontani dalla stesura di un testamento. E non di rado l’omissione diventa irresponsabilità verso le persone care, che si trovano coinvolte in sgradevoli contenziosi.
Il testamento formalmente è cosa assai semplice: basta munirsi di carta e penna. Un foglio scritto di pugno, datato e firmato rappresenta un valido documento, che dovrà essere portato al notaio dalla persona che lo custodisce solo dopo la morte di colui che lo ha redatto. E’ questo il cosiddetto testamento olografo.
Salvo i casi più semplici, gioverebbe sempre la consulenza di un giurista. E in alcune circostanze opportuna, o necessaria, la redazione ad opera del notaio e la conservazione fra i suoi atti come testamento pubblico.
In realtà, il testamento- che pure può assumere vari livelli di complessità- è soltanto uno dei modi per pianificare la propria successione. Esistono strumenti alternativi ed è possibile anticipare il momento del trasferimento dei beni, mediante una donazione o altri negozi giuridici.
In termini di pianificazione fiscale, sembra oggi conveniente sottoporre il proprio patrimonio, grande o piccolo che sia, alle aliquote tributarie esistenti, senza attendere il momento della morte. L’Italia ha una tassazione più che vantaggiosa, della quale è difficile immaginare che duri ancora a lungo, dato il notevole disallineamento con gli altri stati europei. Va aggiunto che in un futuro assai prossimo anche le rendite catastali subiranno un aumento.
La consulenza in campo successorio, insomma, può andare al di là di una pur importante assistenza nella redazione di un testamento. Per quanto mi riguarda rinvio a questa pagina per l’elenco schematico della attività che svolgo nel settore successorio, che sono rivolte alla clientela privata o agli studi legali che desiderino un affiancamento o una consulenza.
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Dieci domande e risposte per capire esattamente come cambia la tassazione del trust
Con la circolare 34/E del 20 ottobre l’Agenzia delle Entrate:
a. Fornisce indicazioni in materia di imposte dirette, soprattutto riguardo alle modifiche introdotte dal decreto legge 26 ottobre 2019 n. 124 e dunque con particolare attenzione alle situazioni in cui la residenza fiscale rischi di comportare la sostanziale detassazione dei redditi attribuiti a soggetti italiani.
b. Prende atto di orientamenti giurisprudenziali ormai consolidati e modifica la sua posizione riguardo alle imposte indirette.
c. Fornisce chiarimenti in merito agli obblighi di monitoraggio.
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