Aumento di capitale mediante criptovalute
Una decisione estiva del Tribunale di Brescia ha diffuso in molti l’impressione di uno stop della giurisprudenza all’aumento di capitale mediante conferimento di criptovalute.
Nella realtà i giudici hanno specificato che il rigetto riguardava il caso concreto di una criptovaluta quanto meno “immatura” e non le criptovalute in generale (quindi, ad esempio, non i bitcoin).
Rimane il fatto che quest’operazione richiede una particolare attenzione per via della volatilità di tale tipologia di beni, imparagonabile con l’oscillazione ordinarie delle monete.